Ryanair e Wizzair ignorano provvedimento Antitrust
Nonostante la decisione dell'Antitrust, Ryanair e Wizz Air continuano a chiedere un extra per il bagaglio a mano. Ora le due compagnie low cost rischiano di subire una multa pari a 5 milioni di euro o la sospensione dei voli fino a un mese. È trascorsa una settimana dallo stop dell'Antitrust in merito alle nuove regole sui bagagli a mano dei due vettori low cost ma nulla sembra essere cambiato, come lamentano i passeggeri e da alcune segnalazioni effettuate dal Corriere della Sera e altri quotidiani nazionali. All'orizzonte si profila un lungo braccio di ferro tra Ryanair (insieme a Wizz Air) e l'Antitrust italiana, il quale potrebbe avere luogo presso un tribunale e determinare cause milionarie da parte dei passeggeri. Sul piede di guerra anche l'Unione Nazionale Consumatori, secondo cui l'Antitrust dovrebbe avere un potere sanzionatorio maggiore rispetto a quello avuto in precedenza, citando anche le compagnie telefoniche oltre alle compagnie aeree.
La decisione dell'Antitrust lo scorso 31 ottobre
Attraverso due provvedimenti pubblicati lo scorso 31 ottobre, l'Antitrust italiana aveva di fatto sospeso le nuove regole imposte da Ryanair e Wizz Air sul trasporto del bagaglio a mano in cabina, divenuto per la prima volta soggetto a una tariffa extra. Secondo quanto affermato nel primo provvedimento dell'Antitrust, le due compagnie aeree low cost inducono in errore il consumatore fornendo una rappresentazione falsa del costo reale per il volo. Inoltre, nelle due comunicazioni rilasciate il 31 ottobre scorso, a 24 ore dall'entrata in vigore delle nuove regole, l'Antitrust aveva comunicato le sanzioni amministrative a cui sarebbero poi andate incontro sia il vettore irlandese Ryanair che quello ungherese Wizz Air, riportando l'importo minimo di 10 mila euro e quello massimo di 5 milioni di euro. Oltre alle sanzioni amministrative, a fine ottobre l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato aveva preannunciato un blocco non superiore ai 30 giorni dei voli aerei sul territorio italiano qualora Ryanair e Wizz Air non si fossero attenute alle disposizioni.
Ryanair motiva il no all'Antitrust
Come riportato dal Corriere della Sera, il vettore irlandese Ryanair - attraverso una nota ufficiale inviata al quotidiano diretto da Luciano Fontana - ha motivato la decisione di non rispettare quanto previsto dai due provvedimenti dell'Antitrust italiana pubblicati lo scorso 31 ottobre. Secondo quanto affermato da Ryanair, infatti, il Garante del nostro Paese non avrebbe diritto di decidere su temi quali la puntualità dei voli e la sicurezza aerea, disconoscendo di fatto l'autorità dell'Antitrust. Se si entra in contatto con l'assistenza Ryanair, attraverso la Live chat presente sul sito ufficiale della compagnia aerea low cost irlandese, si riceve una risposta inequivocabile, secondo cui le nuove regole imposte dal vettore a partire dal 1° novemre sono non soltanto trasparenti ma anche a vantaggio dei passeggeri stessi. Intanto, entrambe le compagnie aeree hanno deciso di presentare ricorso al Tar del Lazio contro i provvedimenti ufficiali dell'Antitrust di fine ottobre.
Nodo rimborso e precisazioni sulla delibera dell'Antitrust
Al momento, né Ryanair né Wizz Air sono preparate per affrontare un'eventuale sconfitta giudiziaria di fronte al Tar del Lazio e, di conseguenza, il pagamento dei rimborsi ai passeggeri che dal primo novembre in poi hanno dovuto pagare una somma aggiuntiva per il trasporto del bagaglio a mano in cabina (fino al 31 ottobre era possibile portare con sé in cabina un bagaglio a mano gratuitamente). Intanto, l'Antitrust ha spiegato quali sono i voli interessati dai provvedimenti assunti alla fine del mese scorso. Lo stop vale su tutte le tratte nazionali, che prevedono la partenza e l'arrivo in un aeroporto italiano (Roma-Milano, Venezia-Bologna, Palermo-Torino, Cagliari-Napoli, Bari-Genova, ecc.), e sulle tratte Italia-estero. Al contrario, non ha valore qualora il volo preveda la partenza da uno scalo estero con arrivo nel nostro Paese.
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