MALPENSA – Ernest Airlines ha portato i libri in tribunale. Si chiude così nella maniera peggiore la storia della compagnia aerea italiana, che lascia a terra circa 130 lavoratori. L’ultimo tentativo di salvare il vettore, per il quale era già stato elaborato un piano di rilancio basato sugli scali regionali, non è andato a buon fine, in quanto non si è trovato l’accordo tra l’investitore finanziario e il partner industriale. La compagnia presieduta da Chady El Tannir aveva lasciato gli aeromobili a terra lo scorso 13 gennaio, appena prima della devastante crisi del trasporto aereo causata dal Covid.
«Purtroppo nel trasporto aereo ancora una volta si è consumato un ennesimo dramma, con la chiusura di Ernest Airlines, costretta a portare i libri in tribunale per la gravissima crisi che sta interessando tutto il settore, aggravata dalla pandemia Covid-19» ad annunciarlo sono i rappresentanti nazionali del sindacato Uiltrasporti, il segretario generale Claudio Tarlazzi e il segretario nazionale Ivan Viglietti. « La compagnia italiana ha alzato bandiera bianca nonostante negli ultimi mesi sembrava si fosse aperto uno spiraglio per un suo possibile rilancio nel mercato “regional”, che in Italia ha un margine ancora apprezzabile di sviluppo. Adesso circa 130 lavoratori con le loro famiglie devono affrontare un periodo drammatico, molto più difficile di quello di tanti altri colleghi di altre compagnie, non essendogli stato riconosciuto l’accesso al fondo speciale del settore, per inadempienze aziendali riguardo i versamenti dovuti all’Inps».
Per i due segretari della sigla confederale, ora «è necessario mettere in campo urgentemente tutti gli strumenti possibili, affinché i dipendenti di Ernest siano supportati al meglio in questa tragica situazione. A breve chiederemo l’attivazione dei tavoli ministeriali nelle sedi competenti per analizzare nel dettaglio la situazione e coordinare la gestione dei prossimi passaggi». Di qui l’appello alla politica e alle istituzioni da parte di Tarlazzi e Viglietti: «È indispensabile che Regione Lombardia e il governo compiano il massimo sforzoperché anche i lavoratori di Ernest abbiano accesso alla Cigs (cassa integrazione straordinaria, ndr) integrata dal Fondo di Solidarietà del Trasporto Aereo, per superare questo periodo di pandemia e individuare soluzioni industriali che garantiscano la ricollocazione di tutti i lavoratori Ernest nei prossimi progetti del settore trasporto aereo che, auspichiamo, possa ripartire al più presto».
Fonte: malpensa24.it